Testi critici

Elisabetta Longari
Tout se tient

La pittura come necessità interiore (di kandinskiana memoria), come esercizio di funambulismo tra sogno, realtà e apparenza, come modo per stare al gioco della vita. Quand'è così la pittura diventa qualcosa che partecipa necessariamente a diversi mondi: quello "algido" e "astratto" delle forme nitide e delineate, quasi geometriche
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Armando Milani
Un percorso dal graphic design all'arte

Ho conosciuto Simonetta Ferrante verso la fine degli anni Sessanta a Milano, anni indimenticabili per il design italiano e soprattutto milanese...
...Ammiravo molto Simonetta, perché ancora molto giovane aveva saputo imporsi tra questo gruppo di titani della grafica italiana...
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Claudio Cerritelli
Sull'arte di Simonetta Ferrante

Affidare la vitalità del segno al molteplice fluire delle immagini è il desiderio che Simonetta Ferrante coltiva nelle varie fasi di lavoro che questa mostra raccoglie come sintesi del suo sperimentalismo pittorico.
Le occasioni di ricerca si intersecano con l'attività preponderante nel campo della grafica pubblicitaria evidenziando un'autonomia espressiva che sviluppa impulsi d'invenzione legati alle differenti tecniche adottate.
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Rino Crivelli
Ferrante strategia

Non vorrei citare ciò che appartiene al curriculum di Simonetta Ferrante ma piuttosto ricollegarmi al ventaglio dei suoi interessi e alle disparate esperienze che da questi derivano. Ciò indurrebbe a supporre una molteplicità di stili e linguaggi adottati e verificati in funzione delle fonti di provenienza.
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Angela Madesani
Impermanente... impermanenza

La nostra è un'era globalizzata e globalizzante in cui il consumismo e lo spreco imperversano. Tutto ci sfugge velocemente dalle mani. Ci viene imposto di cambiare continuamente, di essere al passo con i tempi, di aggiornarci alle diverse situazioni.
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Mario Raciti
Utopia per Simonetta

Cara Simonetta, è passato parecchio tempo dai nostri incontri bisettimanali nell'ambito del tuo dolcissimo "Centro dell'Immagine e dell'Espressione". E mi sembra di intravedere che dei nostri contatti di allora: sul trasporto della visione, sull'ineffabilità del vuoto, sulla musica come astratta libidine, sul sentirsi liberi dalle formule e dai riti dell'ora, qualcosa sia stata elaborata e persista nel tuo fare odierno.
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Anna Ronchi
Simonetta Ferrante dipinge la scrittura

Negli ultimi anni abbiamo avuto la fortuna di veder nascere anche in Italia alcune personalità importanti nel campo della calligrafia. Simonetta Ferrante si inserisce bene in un quadro che è da intendersi in modo molto più ampio di quello che il termine "calligrafia" rievoca per la maggior parte delle persone.
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